Biofeedback
Tecniche terapeutiche per l'autoregolazione e l'autoguarigione
Il biofeedback, anche noto come retroazione biologica, è un metodo d'intervento psicofisiologico attraverso il quale il paziente impara a riconoscere, correggere e prevenire le alterazioni fisiologiche alla base di patologie come cefalea tensiva, emicrania, insonnia, asma, ansia e stress, con un'importante riduzione o eliminazione dei sintomi.
Si tratta di una delle tecniche più efficaci di medicina di regolazione, spesso integrata in percorsi di terapie complementari per il mal di schiena, gestione dell’ansia e dolore cronico.
Utilizzando un elettromiografo di superficie (simile a quelli utilizzati per l’elettrocardiogramma) e fino a 12 sensori, uno per ogni muscolo, è possibile visualizzare a monitor il funzionamento del singolo muscolo, delle coppie muscolari e della coordinazione generale.
Attraverso questa maggiore consapevolezza del proprio corpo diventa possibile apportare cambiamenti significativi per migliorare la qualità della vita in modo naturale, intervenendo su tensioni muscolari, postura scorretta e sulle cause di dolori cervicali o mal di schiena.
Il metodo naturale per combattere stress, ansia, insonnia e molto altro
Grazie alla retroazione biologica è possibile rilevare anomalie (ipo/iperfunzionamento e asimmetrie), aumentare la consapevolezza di sé e imparare a modulare risposte fisiologiche solitamente involontarie.
Usando la tecnologia per valutare il funzionamento del corpo, è possibile risalire all'origine di molte patologie solitamente trattate con farmaci, tra cui cefalea tensiva, disturbi digestivi, mal di schiena persistente, problemi posturali, ansia, stress, attacchi di panico, oltre a tensioni muscolari e compensi legati alla rieducazione neuromuscolare o alla rieducazione propriocettiva funzionale.
Il biofeedback rappresenta un approccio naturale e scientifico che integra visione, postura, muscoli e sistema nervoso, contribuendo a ridurre dolore, migliorare l’equilibrio e favorire processi di autoregolazione e autoguarigione.
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È una terapia lunga?
In genere bastano 6 sedute da meno di un’ora. In casi eccezionali se ne possono fare di più senza controindicazioni.
È una terapia definitiva?
In genere sì per quanto riguarda la regione che stiamo rieducando ed a patto che il paziente continui tutta la vita a ‘comportarsi bene’.
È una terapia invasiva?
No, perchè i sensori rilevano i segnali del paziente e non mandano informazioni che lo condizionano (né stimolando contrazioni né procurando rilassamento forzato).