Patologie

Sindrome di Tourette (ST)

Sindrome di Tourette Terapia

Ridurre i tic attraverso terapie non farmacologiche è possibile con i prismi percettivi attivi

In Italia sono circa 350.000 le persone affette dalla Sindrome di Tourette e, tra queste, 50-70.000 combattono ogni giorno con una forma grave. La Sindrome di Tourette (o sindrome di Gilles de la Tourette) è un disturbo neurologico che esordisce nell'infanzia, scomparendo spesso durante l'adolescenza, e colpisce dallo 0,1 allo 0,5 per mille della popolazione, con un’incidenza tre volte maggiore nei maschi.
Si tratta di una condizione complessa, legata al funzionamento del sistema nervoso centrale, spesso accompagnata da instabilità emotiva, iperattività e difficoltà di coordinazione, collegate anche a squilibri visivi o percettivi.

Tra le cause della sindrome, non ancora completamente chiarite, sembra vi siano fattori genetici e ambientali, oltre a un possibile legame con un metabolismo anormale della dopamina e alterazioni dell’integrazione sensomotoria.

 I Tic di Tourette

Per tic si intendono gesti o vocalizzazioni brevi, intermittenti, senza scopo, involontari o semivolontari, arrestabili solo con un forte sforzo di volontà. I tic possono essere semplici, come lo sbattere delle palpebre, oppure complessi e coinvolgere più gruppi muscolari: smorfie, contrazioni delle spalle, torsioni improvvise delle mani.

Essi possono essere classificati in

  • Motori semplici: sbattere gli occhi, scuotere la testa, contrazioni muscolari, ecc.
  • Motori complessi: toccare, spingere, stringere, azioni istintive e improvvise, ecc.
  • Vocali semplici: colpi di tosse, suoni gutturali, ecc.
  • Vocali complessi: sbraitamenti, vocalizzazioni improvvise, talvolta parole oscene.

La Sindrome di Tourette può essere uno dei più invalidanti disturbi del movimento, anche a causa dello stigma sociale e della scarsa conoscenza della patologia.

A differenza di altri disturbi motori, i tic di Tourette sono sopprimibili per periodi limitati e spesso preceduti da un impulso premonitore. Circa l’80% dei pazienti descrive una sensazione di disagio crescente che si attenua solo dopo l’esecuzione del tic.

 Comorbilità della Sindrome di Tourette

I soggetti tourettiani presentano spesso correlazioni con altri disturbi psicologici e comportamentali: ADHD, disturbo ossessivo-compulsivo (OCD), ansia, disturbi dell’umore, ipersensibilità emotiva, difficoltà di apprendimento, comportamento oppositivo, balbuzie, aggressività, abuso di sostanze e depressione.
Queste condizioni richiedono un approccio multidisciplinare che tenga conto del legame tra postura, visione e sistema nervoso.

 La nostra terapia per ridurre i tic di Tourette

Essendo una patologia complessa, non esiste una cura unica. Tuttavia, è possibile intervenire su alcuni aspetti che incidono sui tic motori.
Spesso questi tic hanno origine dal cervelletto, che elabora informazioni provenienti dagli occhi. Quando gli occhi inviano segnali incoerenti o non sincronizzati, come accade nei disturbi di visione posturali, il cervelletto aumenta la sua attività, alimentando i tic.

Al contrario, quando il sistema visivo è correttamente allineato e i recettori inviano informazioni coerenti, i tic possono ridursi significativamente o, in alcuni casi, diminuire quasi del tutto. Questo è possibile grazie ai prismi percettivi attivi, uno strumento utilizzato anche nella rieducazione neurofunzionale e nella regolazione dei sistemi cerebellari.

L’uso dei prismi percettivi attivi riduce l’iperstimolazione del cervelletto e favorisce una migliore sincronizzazione dei muscoli oculomotori, contribuendo a ridurre i tic senza l’uso di farmaci.
Si tratta di una delle terapie complementari più efficaci nel supporto alla Tourette, e il nostro studio, specializzato in medicina complementare a Treviso, ne applica protocolli avanzati.

Vuoi saperne di più? Contatta il nostro studio a Treviso per fissare un appuntamento con il nostro staff e scoprire se la terapia con prismi percettivi attivi può essere utile anche per te.

 
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