Terapia Neurale
La neuralterapia: il trattamento che può sconfiggere il dolore
La terapia neurale, o neuralterapia, consiste in iniezioni (con aghi finissimi e quasi indolori) di anestetico locale allo 0,5% o 1%, in punti specifici con finalità terapeutiche e/o diagnostiche, con l’obiettivo di promuovere la riorganizzazione funzionale del Sistema Nervoso Autonomo ed eliminare sia il sintomo che la patologia.
È un approccio molto utilizzato nella medicina complementare per il trattamento del dolore cronico, comprese forme di emicrania cronica, cefalea tensiva, dolori cervicali e mal di schiena persistente.
La neuralterapia ritiene che il dolore cronico (emicranie, cefalee o mal di schiena) possa essere causato anche da anomalie elettrofisiologiche chiamate campi di disturbo, generati da cicatrici o traumi che creano dei veri e propri “corto circuiti” anche in regioni corporee distanti dalla sede del trauma.
I campi di disturbo possono essere costituiti da diversi fattori, come ad esempio:
• ferite o tagli
• cicatrici chirurgiche (ad es. appendicectomia, cesareo, ecc.)
• focolai cronici (ad es. denti devitalizzati, sinusite cronica, ecc.)
• tessuti traumatizzati
Possiamo immaginare la nostra epidermide come un grande circuito elettronico in cui le terminazioni nervose dialogano costantemente con il midollo spinale e, di riflesso, con tutti gli organi interni collegati. Una normale cicatrice, a cui spesso non diamo importanza, può rappresentare un’interruzione del corretto flusso di informazioni, contribuendo al dolore e a sintomi come lombalgia cronica, cervicalgia, sciatalgia, artrosi cervicale, vertigini posturali o disturbi dell’equilibrio.
Trattamento del dolore con la neuralterapia
Le iniezioni di anestetico nel campo di disturbo avrebbero il potere di ripolarizzare le cellule, ripristinando la normale comunicazione tra le strutture del sistema nervoso, con un effetto terapeutico spesso immediato.
Per questo motivo, la neuralterapia può rappresentare un efficace rimedio per un’ampia serie di patologie: cefalee, emicranie, nevralgie, artriti, artrosi cervicale sintomi, lombosciatalgia, sciatalgia, infiammazioni articolari (anche traumatiche e sportive), labirintiti, acufeni e vertigini.
Si tratta di una terapia utile per chi cerca un approccio che non si limiti ai sintomi, ma che indaghi le cause profonde del dolore, integrandosi perfettamente con percorsi di terapia posturale per il mal di schiena, rieducazione neurofunzionale e tecniche di regolazione del sistema nervoso.
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Bibliografia
La bibliografia di riferimento può essere consultata a questo indirizzo: https://www.zotero.org/groups/2407404/neural_therapy/library
È una terapia recente?
No, esiste dal 1925.
Su cosa agisce?
Permette il riequilibrio fra i sistemi ortosimpatico e parasimpatico, ovvero quei sistemi che regolano le nostre funzioni vitali senza che noi ce ne rendiamo conto (respiro digestione, metabolismo, circolazione, termoregolazione, secrezione ghiandolare ecc..). Una volta che l’equilibrio si è ripristinato, il motivo per il quale il paziente si è rivolto a noi, sia esso un dolore, una disfunzione o un fastidio, può ridursi o scomparire del tutto.
Quante sedute sono necessarie?
Il più delle volte da quattro a dieci, salvo casi particolari per patologie datate che richiedono un maggior numero di sedute.