L’essere umano è un sistema complesso e, come tale, sensibile anche a piccole variazioni. Uno squilibrio in uno dei nostri recettori può causare l’insorgere di una o più patologie funzionali o meccaniche. La medicina integrata considera l’essere umano nella sua totalità e cerca, quindi, di curarlo nel suo complesso.

Mantenere la salute nella totalità della persona

Il nostro organismo registra ed integra continuamente centinaia di segnali diversi. Corpo e cervello costituiscono un unicum indivisibile, che funziona meglio quando le diverse attività sono armoniche, precise e sinergiche. La medicina integrata tiene conto di questa coordinazione e complessità agendo a livello fisico, psicologico e cognitivo.

Si tratta, dunque, di un approccio terapeutico orientato alla guarigione che tiene conto dell’intera persona, compresi tutti gli aspetti dello stile di vita: dinamiche fisiche, emotive, mentali, sociali, spirituali e ambientali. Mentre la medicina tradizionale solitamente interviene sui sintomi, la medicina complementare cerca di individuare le cause scatenanti della malattia.
Non solo, dal momento che ognuno di noi è diverso impiega una strategia personalizzata che considera le condizioni, i bisogni e le circostanze del singolo paziente.
Secondo Platone, esistono due tipi di medicina: quella adatta agli schiavi per i quali è sufficiente eliminare i sintomi, dato che essi devono tornare quanto prima al loro lavoro, e la medicina per gli uomini liberi, attenta non solo ai sintomi ma anche all’anima e ai rapporti familiari del malato.

Medicina integrata: quali patologie

Dolori cervicali, cefalee croniche, vertigini, sciatalgia, contratture muscolari, problemi articolari o di visione. Tutte queste patologie hanno spesso cause comuni che la medicina di regolazione cerca di risolvere attraverso un approccio multidisciplinare.
Spesso, infatti, emicranie e mal di schiena sono dovute a problemi di postura. Una visita approfondita con i nostri esperti potrà evidenziare la causa aldilà del semplice sintomo.

Medicina complementare: quali terapie

Dopo un’approfondita visita medica generale e posturale, un’attenta valutazione dell’appoggio podalico, del bacino, del rachide, delle spalle e dei recettori sensoriali (occhi, lingua, mandibola), è possibile individuare la terapia più adatta per cercare di eliminare il dolore e risolvendo le cause alla base della patologia. Tutto ciò viene fatto, naturalmente, in collaborazione con la medicina convenzionale.
Dalla neuralterapia ai prismi percettivi attivi sino al biofeedback, ogni terapia è assolutamente unica! 7.500.000.000 di persone equivalgono a 7.500.000.000 di diverse regolazioni delle terapie e deve essere studiata sul singolo paziente: non esiste un protocollo che funzioni per tutti.
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