Il sistema di analisi della Corteccia Prefrontale e la terapia con Neurofeedback aiutano a migliorare le funzioni cerebrali attraverso uno specifico training.

Ogni individuo possiede enormi capacità inutilizzate che non sfrutta appieno, non per pigrizia o perché non voglia usarle, ma semplicemente perché non ne è consapevole.

Si tratta delle capacità inespresse della Corteccia Prefrontale (PFC): un vero e proprio centro di controllo della maggioranza dei comportamenti sociali (e non solo !) di un individuo.

La corteccia prefrontale è una vasta regione dell’encefalo, specificamente sviluppata nella specie umana, con una ricca rete di connessioni con le altre aree cerebrali, in particolare con regioni percettive, motorie ed emozionali. Ciò le consente di processare ed integrare le informazioni provenienti dal mondo esterno con il vissuto interiore ed esperienziale.

Essa quindi, svolge un ruolo fondamentale nei processi cognitivi e nella regolazione del comportamento quali: pianificazione, attuazione e conclusione di comportamenti diretti ad uno scopo. Lo fa attraverso azioni coordinate e strategiche, integrazione e sintesi di informazioni, organizzazione e regolazione del comportamento emotivo.

Benefici del potenziamento corteccia prefrontale

L’esposizione cronica allo stress indebolisce i circuiti e le connessioni della corteccia prefrontale a causa di un’eccessiva e continua azione dell’adrenalina a livello centrale, fino a causarne una vera e propria atrofia.

I sintomi più frequenti sono: affaticamento mentale, vertigini, perdita di memoria, cefalea cronica, vigilanza continua, difficoltà a mantenere l’attenzione, confusione mentale, tendenza a procrastinare gli impegni, stanchezza cronica, impulsività ed incapacità a gestire le emozioni negative.

Un recente studio dei ricercatori della Duke University in North Carolina (USA), poi, evidenzia il legame tra il potenziamento dell’attività nella corteccia prefrontale e riduzione dei sintomi ansiosi.

I ricercatori hanno scoperto, infatti, che gli individui a rischio di sviluppare un disturbo d’ansia, avevano meno probabilità di svilupparlo se dimostravano di avere un’attività cerebrale più elevata nella Corteccia Prefrontale (PFC)

Come potenziare la corteccia prefrontale

È possibile imparare a sfruttare al massimo la Corteccia Prefrontale con l’aiuto di sofisticati macchinari (non invasivi) di visualizzazione del cervello.

Come è noto, il cervello richiede il 20% di tutto l’ossigeno che circola nel nostro corpo e, affinché funzioni al meglio, esso dovrebbe arrivare sempre in quantità adeguata. L’HEG misura i cambiamenti della concentrazione di emoglobina e ricostruzione spaziale della Corteccia Prefrontale PFC.

L’emoencefalografia grazie a una tecnologia non invasiva di misurazione pletismografica sulla fronte delle persone,in pochi minuti permette lo studio e il monitoraggio diretto di tutte le funzioni della Corteccia Prefrontale e dei relativi processi di neurofeedback, oltre a favorire i processi di diagnosi differenziale dei disturbi e delle patologie correlati allo stress e infiammazione cronica.

Attraverso uno specifico training, l’HEG porta a incrementare il flusso sanguigno e l’ossigeno nella corteccia prefrontale recuperando le funzioni primarie della PFC:

  • pianificazione dei comportamenti cognitivi complessi
  • espressione della personalità
  • integrazione e sintesi di informazioni
  • presa delle decisioni
  • moderazione della condotta sociale
  • controllo degli impulsi antisociali
  • adeguamento del comportamento alla situazione.

Così come possiamo controllare il nostro peso con una sana alimentazione, possiamo altresì imparare a migliorare la nostra soglia di attenzione, la capacità di concentrazione monitorando i parametri necessari, attraverso strumentazioni sofisticate.

L’HEG Neurofeedback è stato applicato con successo su:

  • Disturbi dell’attenzione
  • Insonnia
  • Depressione
  • Ansia
  • Emicrania
  • Dolore cronico
  • Miglioramento della performance

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