Seppur collocata tra i disturbi pervasivi dello sviluppo, tuttora si discute se considerarla una forma mite di autismo oppure se costituisca un disturbo autonomo.

 Un diverso approccio nel trattamento dell’Asperger

La Sindrome di Asperger (AS) condivide con il disturbo autistico i sintomi nell’ambito dell’interazione sociale e dei comportamenti e interessi ripetitivi e ristretti. Si differenzia dall’autismo per l’assenza di un ritardo clinicamente significativo nello sviluppo cognitivo, nel linguaggio, nel comportamento adattivo e nella curiosità verso l’ambiente.

Secondo l’OMS l’Asperger interesserebbe un bambino ogni 250 e circa il 50%  di essi non sarebbe diagnosticato. Mentre uno studio britannico del 2001 ha rivelato che il 46% degli adulti con Sindrome di Asperger aveva ricevuto la diagnosi solo in tarda adolescenza o nell’età adulta.

 Caratteristiche della sindrome di Asperger

I soggetti con Asperger (disturbi dello spettro autistico) mostrano difficoltà nelle interazioni sociali, nella manifestazione delle emozioni oltre a stili di comportamento non adeguati. Si tratta di persone che tendono a non interessarsi di ciò che le circonda e la cui capacità di comunicazione è qualitativamente compromessa, in quanto non sono in grado di appropriarsi dei “codici” necessari alla comunicazione (linguaggio verbale e non verbale).

Gli individui con disturbi dello spettro autistico, inoltre, mostrano schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati e la tendenza a dedicarsi ad attività ed interessi molto ristretti. Altre due caratteristiche tipiche della sindrome di Asperger, nell’area motoria e sensoriale, sono la goffaggine nei movimenti e la limitata coordinazione. Queste persone, poi, mostrano disturbi sensoriali che si traducono nell’intolleranza verso luci e rumori e talvolta odori.

Nell’area cognitiva, infine,  si riscontrano sistematicità e catalogazione, eccessiva attenzione al dettaglio: le persone con la sindrome di Asperger tendono ad avere una mente schematica e un pensiero rigido e in generale sono dotati di scarsa flessibilità.

 La Sindrome di Asperger nell’adulto

Nell’adulto l’AS è un disturbo estremamente variabile dal punto di vista clinico a causa dell’eterogeneità dei sintomi e degli adattamenti messi in atto dai pazienti. L’Asperger, infatti, non ha un unico aspetto, ma si presenta con una gamma di abilità e comportamenti che, al di là di poche fondamentali caratteristiche, differenziano un individuo dall’altro, rendendo difficile la diagnosi.

Questi pazienti compiono spesso uno sforzo di adattamento che gli consente di acquisire o compensare, almeno in parte, quelle abilità di cui non erano naturalmente dotati. Riconoscere un soggetto adulto con sindrome di Asperger, quindi, non è sempre facile, ma è comunque cruciale dal momento che, ricevere questa diagnosi, può voler dire trovare, finalmente, una spiegazione plausibile alle proprie peculiarità ed essere accettati più facilmente dalla società.

 Terapie Asperger: il contributo della medicina complementare e di regolazione

Non esiste una cura unica per la sindrome di Asperger e forse non è possibile guarire completamente da questo disturbo. Tuttavia, grazie alla lunga esperienza maturata quotidianamente dal nostro team di collaboratori, abbiamo identificato una serie di terapie di medicina integrata e di regolazione che, in sinergia con i trattamenti tradizionali (terapia cognitivo-comportamentale, terapia farmacologica, ecc. ), sono in grado di determinare un beneficio generale mitigandone i sintomi più evidenti.

La  rieducazione visuo-posturale (prismi percettivi attivi) e il  biofeedback (elettromiografo di superficie), come nel caso della Sindrome di Tourette , della Sindrome Vertiginosa o nella Dislessia, possono aiutare nel ridurre alcune sintomatologie anche nei pazienti affetti da sindromi dello spettro autistico.

Vuoi ricevere maggiori informazioni sulle terapie di medicina complementare per la Sindrome di Asperger? Contatta ora  Studio Perissinotto a Treviso.