Vertigini e capogiri frequenti: e se l’orecchio non fosse la causa?
Frequenti “giramenti di testa” ti rendono impossibile svolgere le normali attività giornaliere in casa o al lavoro? Soffri di fenomeni pseudo-vertiginosi associati a nausea e cefalea?
La causa potrebbe non essere legata, come si sarebbe portati a pensare, ad un problema all’orecchio interno (dal labirinto), bensì ad alterazioni del sistema visuo-posturale.
Quando si soffre di “giramenti di testa” e vertigini si è subito portati a pensare ad un problema connesso all’orecchio – in quanto è un recettore che fornisce delle informazioni fondamentali sull’orientamento del corpo – e a consultare uno specialista in otorinolaringoiatria (che è giusto fare) per verificare la presenza di un trauma all’orecchio interno o patologie ben più gravi. Spesso però, la vera causa di questo tipo di disturbi va ricercata altrove.
Anche se, in caso di problemi di equilibrio, il primo organo da controllare è sicuramente l’orecchio, in realtà non è l’unico a regolare la stabilità dell’individuo. Anche l’occhio, i muscoli del collo e il piede inviano informazioni propriocettive fondamentali al cervello.
La propriocezione informa il cervello sullo stato del corpo e la sua relazione con lo spazio:l’occhio apporta informazioni relative all’orientamento del campo visivo, i muscoli del collo i dati che riguardano l’inclinazione e la rotazione della testa. I piedi, infine, assicurano la stabilità e il grado di aderenza alla superficie del terreno.
Una volta immagazzinate, tutte queste informazioni vengono elaborate dal cervello, il quale dovrebbe garantire un corretto equilibrio. Se uno dei recettori fornisce indicazioni errate o contrastanti il cervello reagisce in modo automatico con sensazioni di sbandamento,vertigini e nausea.
Dalla diagnosi alla cura: la sindrome da deficit posturale
Appurato l’assenza di traumi o patologie all’orecchio interno è necessario sottoporsi ad una visita da un medico esperto per verificare lo stato di salute di occhi, muscoli del collo e piede e valutare se ci sia una SDP (Sindrome da Deficit Propriocettivo). Un semplice controllo della vista (inteso a verificare i 10/10) non è sufficiente, capita spesso che in soggetti con una vista ottima, vengano riscontrati disfunzioni percettive. Circa il 10% della popolazione italiana soffre di Sindrome da Deficit Posturale, ovvero una scorretta e spesso dolorosa postura del corpo.
La soluzione a questi disturbi posturali nel caso venga riscontrato un difetto di visione, è l’utilizzo di lenti prismatiche, ovvero l’impiego di un piccolo prisma all’interno della lente con lo scopo di correggere la disfunzione propriocettiva individuata. I prismi percettivi attivi contribuiscono ad un “riallineamento e sincronizzazione” dei muscoli oculomotori e al ripristino della visione corretta.